Cosa sono gli Inodes

Nel nostro piano di hosting, è fondamentale comprendere tutti gli aspetti tecnici che possono influenzare le prestazioni e la capacità del sito. Uno di questi aspetti è il numero di inode. Gli inode sono essenzialmente dei nodi indice nel file system del server, e ogni file o cartella caricati sul server ne occupano uno. Questo significa che ogni volta che creiamo una nuova pagina, un’immagine o un documento nel nostro spazio hosting, viene utilizzato almeno un inode. Cerchiamo quindi di definire in modo chiaro cosa sia un inode e perché sia un concetto importante quando si sceglie un servizio di hosting

Il ruolo degli inode nel file system

Nel contesto di un file system Unix/Linux, un inode è una struttura che contiene i metadati di un file o di una cartella. A differenza di quanto possa sembrare, il contenuto vero e proprio del file non risiede nell’inode, ma in blocchi di dati separati. L’inode registra invece informazioni fondamentali come i permessi di accesso, il proprietario, le dimensioni del file, le date di creazione e modifica, e i puntatori ai blocchi di dati sul disco. Ogni file o cartella sul server è rappresentato da un inode unico all’interno della partizione in uso.

Nel nostro lavoro di hosting provider, spieghiamo spesso che il filesystem tratta i file come tabelle di indice: la directory non memorizza il contenuto dei file ma solo il loro nome abbinato all’inode corrispondente. Per questo, quando carichiamo un nuovo file (ad esempio un’immagine o un documento) sul server, il sistema operativo assegna un inode al file e registra le informazioni necessarie. Se poi rinominiamo o spostiamo il file, il numero di inode rimane lo stesso, garantendo che il file venga individuato correttamente dal sistema. Questo meccanismo rende possibili anche gli hard link, ovvero la creazione di riferimenti multipli (nodi) a uno stesso file fisico, senza duplicarne il contenuto.

Informazioni memorizzate in un inode

Nell’inode vengono salvati vari metadati relativi a file e cartelle. Ad esempio permessi di accesso, ID utente (UID) e ID gruppo (GID), dimensioni del file, timestamp di creazione/modifica/accesso, e indirizzi dei blocchi di dati sul disco. Queste informazioni permettono al sistema di sapere chi può accedere al file, quanto è grande, quando è stato aggiornato e dove trovare il suo contenuto. Ogni inode ha anche un contatore dei collegamenti fisici (link) al file: questo serve a sapere quando il file può essere realmente eliminato dal disco. Grazie a tutti questi dati, il file system conosce esattamente come gestire ciascun file senza dover considerare il nome o il percorso nella directory.

Inodes e piani di hosting

Nei servizi di hosting condiviso e VPS, solitamente ogni piano ha un limite di inode, che indica quanti file e cartelle possiamo avere. Questo limite, spesso indicato nelle specifiche tecniche del piano, può variare da poche decine di migliaia a milioni di inode. Il numero di inode è legato al numero totale di file nel loro spazio: ogni file, immagine, email archiviata o log di sistema conta come un inode. Se l’uso degli inode raggiunge il limite, non è più possibile creare nuovi file, anche se lo spazio disco non è esaurito. Ad esempio, un blog WordPress ben avviato può avere migliaia di file tra temi, plugin e immagini. Anche gli account email creano numerosi file: ogni messaggio di posta può generare uno o più file sul server. Se acquisti un nostro piano però non dovrai più preoccuparti degli inode perch noi forniamo inode illimitat.

Limiti di inode nei piani di hosting

Generalmente, i fornitori indicano un limite di inode che varia in base al piano scelto. Ad esempio, un piano base potrebbe includere fino a 100.000 inode, mentre un piano superiore ne offre 300.000 o più. È importante sapere quali file contribuiscono a questo conteggio. Ecco alcuni esempi di file che consumano inode:

  • File statici: ogni immagine o video caricato nell’hosting occupa un inode.
  • Plugin, temi e moduli: i CMS come WordPress o Prestashop utilizzano molti piccoli file (ognuno un inode).
  • Email: ogni messaggio o allegato archiviato sul server genera uno o più inode.
  • Backup: i backup completi del sito possono consumare centinaia di inode.
  • Log di sistema: i file di registro creati in automatico crescono nel tempo, aumentando l’uso di inode.

Conoscere queste voci ci aiuta a valutare se il limite proposto è adeguato. In sostanza, dobbiamo verificare se il numero di file previsto sul nostro sito è compatibile con il tetto di inode del piano.

Quando gli inode si esauriscono

Se raggiungiamo il limite di inode, il server smette di consentire la creazione di nuovi file. Il sito web può restare online, ma non sarà possibile eseguire azioni come caricare immagini, salvare email o aggiornare database. Tipicamente, si vedranno errori come se lo spazio disco fosse esaurito, perché non ci sono inode disponibili. Se hai questo tipo di probema puoi passare ad un nostro piano di hosting.

Monitoraggio e ottimizzazione degli inode

Schermata di terminale che mostra comandi per l’analisi dell’uso disco e inode. Se abbiamo accesso via SSH al server, possiamo usare strumenti da riga di comando per verificare l’utilizzo degli inode. Ad esempio, df -i mostra tutti i filesystem montati con il numero totale di inode, quelli usati e quelli liberi. Un risultato tipico può essere:

Filesystem       Inodes   IUsed   IFree IUse% Mounted on

/dev/sda1       1000000   123456  876544   13%    /

In questo esempio, il filesystem /dev/sda1 ha il 13% di inode utilizzati. Conoscere questa percentuale ci aiuta a capire se stiamo esaurendo gli inode. Un altro comando utile è stat nomefile, che mostra informazioni dettagliate su un singolo file, compresi metadati e numero di inode. Se vogliamo contare quanti file (inode) ci sono in una cartella, possiamo eseguire find /home -type f | wc -l, che restituisce il numero di file presenti in /home. Questi strumenti sono fondamentali per il monitoraggio proattivo dell’utilizzo degli inode.

In alternativa, molti pannelli di controllo come cPanel offrono viste semplificate. In cPanel, ad esempio, la sezione Statistiche (File Usage) indica quanti file totali sono archiviati nell’account (equivalente al numero di inode occupati). Alcuni provider forniscono anche plugin grafici per analizzare l’uso dello spazio e degli inode. Questi strumenti semplificano l’individuazione di cartelle con molti file e l’eliminazione di contenuti inutili (backup obsoleti, cache etc.). In generale, utilizzare queste funzioni ci permette di ottimizzare lo spazio a disposizione e garantire che il sito funzioni senza intoppi.

Ottimizzazione e buone pratiche

Per gestire al meglio gli inode, consigliamo alcune buone pratiche. Ad esempio, pulire regolarmente le cartelle temporanee e i file di cache generati da CMS o plugin. Archiviamo i backup e i log più datati altrove (o cancelliamo quelli non necessari), anziché lasciarli occupare inode preziosi. Un’altra strategia utile è comprimere o ottimizzare i file multimediali per ridurne le dimensioni e il numero: ad esempio, usare formati immagini moderni e ridurre la risoluzione quando possibile. Infine, gestiamo oculatamente le email di sistema, cancellando periodicamente messaggi vecchi o spam. Una corretta organizzazione dei file nel nostro spazio hosting ci consente di evitare di esaurire gli inode: anche un sito in crescita rimane performante e stabile.

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