Come rendere più veloce WordPress: guida completa

Il problema della velocità di caricamento delle pagine è molto sentito tra i proprietari di siti web, e i siti web realizzati con WordPress non fanno eccezione; quindi la domanda “Come rendere più veloce WordPress?” è quanto mai attuale.

WordPress è una piattaforma per la realizzazione di siti web stabile e collaudata, ma alcuni errori nella realizzazione di un sito possono rallentarne le prestazioni.

Un sito lento nel caricarsi è un problema a livello del posizionamento sui motori di ricerca (SEO) perchè Google privilegia siti veloci, ed è un problema per gli utenti, che sono portati ad abbandonare il sito prima di averlo consultato.

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In questo articolo proponiamo alcune pratiche con l’obiettivo di aiutarvi a rendere più veloce il vostro sito realizzato con WordPress.

Modifiche strutturali per velocizzare WordPress

In questa sezione esploriamo come ottimizzare la struttura di un sito WordPress per aumentare la velocità di caricamento complessiva. Dalla base del nostro progetto, ovvero il tema WordPress, dipende molto delle prestazioni: un tema leggero e ben codificato può fare la differenza eliminando codice superfluo. Noi consigliamo di selezionare temi puliti e ottimizzati, come quelli basati sugli standard di WordPress o framework specializzati, in modo da avere poche funzionalità inutili che appesantiscono il sito. Allo stesso modo, riduciamo il numero di plugin installati: ogni plugin aggiuntivo può caricare risorse e query al database, rallentando il tempo di risposta del server. Disattiviamo e cancelliamo i plugin che non servono davvero. Organizziamo i file CSS e JavaScript in maniera efficiente, combinando e minificando gli script quando possibile per diminuire le dimensioni delle risorse. Ad esempio, possiamo unire i CSS in un unico file o comprimere il codice JS per evitare troppe richieste HTTP al server. Inoltre, è fondamentale ottimizzare le immagini: carichiamo foto con risoluzione adeguata e formati compressi (idealmente WebP), utilizzando plugin come ShortPixel o Smush per ridurre il peso. Abbiamo anche cura di abilitare il lazy loading delle immagini, così da caricare solo le immagini visibili dall’utente, migliorando drasticamente i tempi di caricamento delle pagine più pesanti. Infine, semplifichiamo la struttura di menu e widget: meno elementi caricati, più leggero sarà il sito. Con queste modifiche strutturali abbiamo già una base solida per ottimizzare ulteriormente le performance del nostro sito WordPress.

Scegliere un tema leggero e ottimizzato

Scegliere un tema leggero e ottimizzato: il punto di partenza è il tema grafico. Temi WordPress minimalisti come Astra o GeneratePress sono progettati per essere veloci, caricando solo il codice essenziale. Evitiamo temi multipurpose pesanti (ad esempio Divi o Avada) che includono funzionalità e script extra che spesso non servono. Una valida alternativa è utilizzare un tema predefinito di WordPress (come Twenty TwentyTre) oppure un child theme basato su un framework leggero. Un tema pulito e ben sviluppato carica meno risorse superflue, riducendo significativamente il tempo di risposta del server. In questo modo, manteniamo il codice snello senza plugin integrati nel tema che potrebbero appesantire il sito. La nostra esperienza insegna che un tema leggero e aggiornato è la base per un sito WordPress veloce e affidabile.

Ridurre richieste HTTP e compressione delle risorse

Ridurre richieste HTTP e compressione risorse: per accelerare WordPress è essenziale diminuire il numero di richieste HTTP e comprimere le risorse inviate al browser. Uniamo i file CSS e JavaScript quando possibile, ad esempio combinando i fogli di stile in un unico file minificato. In questo modo minimizziamo il peso delle risorse e il numero di round trip al server. Impieghiamo tecniche di compressione come GZIP o Brotli sul server per ridurre le dimensioni dei file. Evitiamo troppe chiamate esterne: limitare i font esterni e i servizi di tracking aiuta a non sovraccaricare le richieste. Inoltre, abilitiamo il lazy loading delle immagini, caricando ogni foto solo quando l’utente la visualizza. Con queste attenzioni, riduciamo notevolmente il carico di rete e miglioriamo il tempo di risposta complessivo del sito. In sintesi, riducendo le richieste HTTP e comprimendo tutte le risorse statiche possiamo abbassare sensibilmente i tempi di caricamento delle pagine.

Plugin per l’ottimizzazione delle prestazioni

La seconda leva importante per migliorare le prestazioni del nostro sito WordPress è l’uso di plugin dedicati. Ci sono strumenti WP appositamente progettati per gestire il caching, l’ottimizzazione delle immagini e la minificazione delle risorse in modo automatico. Su Hotingfy solitamente installiamo NitroPack per implementare il caching delle pagine e del browser con pochi clic. Questo plugin agisce in background, riducendo i tempi di caricamento e migliorando il nostro punteggio in PageSpeed Insights senza interventi manuali. Parallelamente, utilizziamo plugin di ottimizzazione delle immagini (ad esempio Smush o ShortPixel) per comprimere automaticamente foto e immagini e convertire formati come WebP. Per l’ottimizzazione di CSS e JS affidiamo parte del lavoro sempre a NitroPack: questo plugin aggrega e minifica risorse, combinando file di stile e script per snellire il front-end. Dobbiamo però configurare questo plugin con attenzione, perché una cattiva impostazione potrebbe bloccare alcuni script essenziali. Con la giusta combinazione di plugin (cache + immagini + minificazione + ottimizzazione database come WP-Optimize) il nostro sito WP può diventare molto più scattante. Nel complesso, i plugin rappresentano un supporto chiave: riducono il carico manuale e ci permettono di ottimizzare la velocità con pochi clic.

Altri plugin di caching: WP Rocket, W3 Total Cache, ecc.

Plugin di caching (WP Rocket, W3 Total Cache, ecc.): I plugin di caching memorizzano in cache versioni statiche delle pagine, riducendo il lavoro richiesto al server ad ogni visita. Ad esempio, WP Rocket (plugin premium) è noto per la sua facilità d’uso: una volta attivato abilita automaticamente la page cache, il browser caching, la compressione GZIP e il preload della sitemap, migliorando immediatamente le prestazioni. Il plugin gratuito W3 Total Cache offre funzioni simili, gestendo il caching di pagina, oggetto e database, oltre alla minificazione di CSS e JavaScript. Altri plugin popolari sono WP Super Cache (semplice e gratuito) e LiteSpeed Cache (ottimizzato se il server utilizza LiteSpeed). In generale, un sistema di caching ben configurato riduce drasticamente i tempi di risposta del server e consente un caricamento più rapido delle pagine, soprattutto per utenti che tornano a visitare il sito o che navigano tra più pagine interne.

Solitamente non li raccomandiamo per l’uso sul nostro hosting.

Plugin per immagini e risorse: Smush, ShortPixel, Autoptimize

Plugin per immagini e risorse: per gestire al meglio immagini e file media, quando serve (dove non sono state caricate sul sito immagini già ottimizzate e ridotte) utilizziamo plugin dedicati. Smush e ShortPixel sono esempi popolari che comprimono automaticamente le immagini (JPEG, PNG) senza perdita di qualità e possono convertirle in formati leggeri come WebP. Questo riduce notevolmente il peso delle pagine e migliora il punteggio in PageSpeed Insights relativo alle immagini. Inoltre, plugin come Autoptimize si occupano di minificare e combinare i file CSS e JavaScript, migliorando la struttura del front-end senza interventi manuali. Disabilitiamo i parametri query string nelle risorse statiche per aumentare la cache del browser e attiviamo il caricamento asincrono (async/defer) degli script non essenziali. In questo modo ottimizziamo non solo le immagini, ma tutte le risorse caricate dal browser, velocizzando il sito in modo globale. In sintesi, i plugin specializzati per media e risorse ci aiutano a ridurre il carico di rete e a migliorare le performance del sito.

Hosting ottimizzato per WordPress

Il terzo aspetto fondamentale nella nostra strategia è la scelta dell’hosting. Il provider di hosting determina il tempo di risposta del server e influisce sulla velocità complessiva del sito. Per ottenere le migliori prestazioni, è fondamentale scegliere un hosting che presenti caratteristiche tecniche specifiche. Tra queste rientrano: l’utilizzo di server con dischi SSD NVMe, che garantiscono velocità di lettura e scrittura molto superiori rispetto ai tradizionali HDD; il supporto a PHP 8 o superiore, che migliora l’elaborazione delle richieste del sito; la disponibilità di risorse dedicate (CPU, RAM) per evitare il sovraccarico causato da altri siti, tipico degli hosting condivisi economici. È inoltre cruciale che l’hosting offra un sistema di caching lato server, supporto per HTTP/2 o HTTP/3, certificati SSL inclusi e strumenti per la gestione avanzata (come backup automatici, staging, e pannelli intuitivi). Un buon hosting dovrebbe anche offrire un’assistenza tecnica specializzata su WordPress. Con queste caratteristiche possiamo garantire tempi di risposta rapidi, stabilità e sicurezza, elementi fondamentali per mantenere un sito WordPress veloce e performante.

Hostingfy presenta tutte queste caratteristiche, rendendolo quindi una scelta ideale per il vostro sito WordPress.

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Cache, CDN e ottimizzazioni avanzate

Un altro livello di ottimizzazione delle performance riguarda l’utilizzo di sistemi di cache avanzati e di una CDN (Content Delivery Network). Oltre al caching lato server gestito dai plugin o dall’hosting, possiamo sfruttare PHP OPcache e sistemi di object caching come Redis o Memcached per memorizzare dati ripetitivi. In parallelo,se presentiamo i contenuti a visitatori lontani da dove è situato l’hosting, è possibile attivare una CDN. Una CDN distribuisce i contenuti statici (immagini, file CSS/JS, video) su server (edge) sparsi nel mondo, riducendo la latenza per gli utenti più lontani dal server principale. Questo significa che un visitatore in Europa caricherà contenuti da un nodo vicino, mentre uno negli Stati Uniti farà altrettanto, accelerando di molto i tempi di caricamento delle risorse statiche.

Inoltre, abilitiamo protocolli moderni come HTTP/2 o HTTP/3, che consentono il multiplexing delle richieste e la compressione automatica degli header, velocizzando la comunicazione tra server e browser. Questi protocolli migliorano le performance in particolare quando si caricano più risorse simultaneamente, sfruttando connessioni persistenti. Infine, applichiamo strategie di caching del browser impostando i corretti header di scadenza (Expires o Cache-Control) e attivando la compressione Brotli/GZIP sulle risorse statiche. Tutte queste tecniche avanzate aiutano a ridurre ulteriormente i tempi di caricamento e a migliorare i punteggi nei test di velocità come PageSpeed Insights, poiché ottimizzano la distribuzione e la trasmissione dei dati.

Distribuzione tramite CDN (Cloudflare e altri)

Distribuzione tramite CDN: Un Content Delivery Network (CDN) è una rete globale di server che memorizza copie del nostro sito o delle risorse statiche in più posizioni geografiche.Bisogna configurare il DNS del sito in modo che le richieste passino per il CDN e il contenuto venga servito dal nodo più vicino all’utente. In questo modo riduciamo la latenza e distribuiamo il carico, migliorando la velocità di caricamento indipendentemente da dove si trova l’utente. Grazie al CDN, le immagini e gli script più pesanti vengono scaricati da server rapidi e distribuiti, alleggerendo notevolmente il server originario. In breve, l’uso di un CDN come Cloudflare rende il sito WordPress molto più veloce a livello globale, soprattutto per un pubblico distribuito.

HTTP/2, HTTP/3 e compressione avanzata

HTTP/2, HTTP/3 e compressione avanzata: Oltre al CDN, possiamo sfruttare protocolli di trasmissione moderni per accelerare ulteriormente il sito. HTTP/2 è ormai ampiamente supportato e consente di inviare più risorse in parallelo sulla stessa connessione, riducendo la latenza. Se il server lo supporta (e il browser del visitatore anche), possiamo addirittura sfruttare HTTP/3 (basato su QUIC) per migliorare la velocità nelle connessioni instabili. In pratica, HTTP/2/3 migliorano l’uso del multiplexing e riducono il sovraccarico della negoziazione SSL. Per completare l’ottimizzazione, verifichiamo che la compressione GZIP sia attiva e valutiamo l’utilizzo di Brotli (più efficiente) per comprimere i file CSS, JS e HTML. Impostiamo il server (Apache/Nginx) per abilitare queste compressioni e verifichiamo con PageSpeed Insights che siano effettivamente in uso. Queste tecniche garantiscono che le risorse scambiate tra server e browser siano il più leggere possibile, migliorando in modo sostanziale i tempi di caricamento del sito.

Strumenti di analisi e diagnostica delle prestazioni

Per verificare l’efficacia delle ottimizzazioni dobbiamo misurare in modo preciso la velocità del sito. Esistono vari strumenti di diagnostica che ci aiutano a identificare i colli di bottiglia. Ad esempio, Google PageSpeed Insights è uno strumento gratuito che analizza sia la versione mobile sia desktop del sito, fornendo punteggi di velocità e suggerimenti pratici (compresi i Core Web Vitals come Largest Contentful Paint e First Input Delay). Noi utilizziamo PageSpeed Insights per ottenere un’istantanea delle prestazioni e capire quali aree migliorare (cache, compressione, ottimizzazione immagini, ecc.). Un altro ottimo strumento è Lighthouse, integrato nelle Chrome DevTools, che misura tempi di caricamento e accessibilità.

In aggiunta, servizi come GTMetrix e Pingdom ci consentono di analizzare la “waterfall” di caricamento delle risorse, individuando quali file sono più lenti o le richieste che impiegano troppo tempo. Questi tool creano report dettagliati dove possiamo vedere immediatamente se un’immagine pesante, un plugin lento o una richiesta esterna rallenta il sito. Inoltre, esistono plugin per WordPress dedicati al debug: installiamo Query Monitor per monitorare le query al database, gli hook PHP e gli errori. Query Monitor ci mostra quali query sono le più lente e se ci sono problemi di performance legati a particolari plugin o chiamate di API. In sostanza, questi strumenti di diagnostica forniscono dati concreti (tempo di prima byte, dimensione della pagina, numero di richieste) che ci guidano nelle ottimizzazioni successive. Grazie a test regolari con questi strumenti, possiamo verificare passo dopo passo i miglioramenti e garantire un sito sempre veloce e reattivo.

Considerazioni finali su come rendere più veloce WordPress

Un sito lento non piace a nessuno e i proprietari di siti web realizzati con WordPress lo sanno bene.

Con i consigli che ti abbiamo dato in questa guida dovresti riuscire a velocizzare il tuo sito WordPress.

Se nonostante tutto il tuo sito è ancora lento, è probabile che sia un problema di hosting.

In Questo caso, non devi fare altro che contattarci, troveremo insieme il piano che si adatta meglio alle tue esigenze.

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